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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Kevin Dawe - Trasformazioni simboliche e sociali nella cultura del liuto a Creta: musica, tecnologia e corpo in una società mediterranea

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  il seguente post è liberamente tratto da un articolo di Kevin Dawe apparso nel 2005 nella rivista "Yearbook for traditional music" reperibile qui . "Gli strumenti musicali sono dotati del potere di trasformare il mondo". Questa radicale affermazione apre un interessante articolo di Kevin Dawe sulla lira cretese, un oggetto dalla forte carica simbolica e identitaria che proprio di quell'isola ne è divenuto uno dei simboli. Secondo l'autore uno strumento musicale rappresenta un'esternalizzazione ed un'estensione del corpo umano: si tratta infatti di materiali appartenenti al mondo fisico che assumono una forma che in qualche modo si adatta alla conformazione del corpo umano. La nostra forma fisica infatti influenza quella degli strumenti ma c'è di più "suonare o costruire uno strumento musicale è un'esperienza profondamente sensuale - tattilmente, visivamente e acusticamente notevole". Lo strumento, risultato della dialettica fra l&

Le macchie lucane bagnate dal fiume Mississippi: Un concerto-studio che indaga le affinità tra la tradizione lucana e la musica degli afro-americani

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Accettura  è un paese della provincia di Matera famoso per la festa del Maggio , un rito arboreo abbastanza simile a quello della pita di Alessandria del Carretto . La tradizione musicale di questa parte della Lucania è ricca di canti sia religiosi che profani ed è caratterizzata dall'uso della zampogna a chiave diffusa tra la parte settentrionale della Calabria e il Cilento. Vincenzo Barbarito  è un batterista di origini lucane ma che vive e lavora a Milano. In occasione del suo lavoro di tesi intitolato “Le macchie lucane bagnate dal fiume Mississippi: musiche e tradizioni a confronto”, Vincenzo ha proposto un concerto, tenutosi ad Accettura il 25 agosto 2021, che, partendo dalle melodie ereditate dalla tradizione della sua area si è contaminato con le sonorità jazz e blues che vengono dalla sua formazione accademica. Il percorso musicale di Vincenzo ha integrato questi linguaggi così diversi eppure così simili, nella loro radice,  per il fatto di essere intimamente collegati,

European Seminar in Ethnomusicology: un evento ospitato dall'università di Valladolid

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  Tra il 13 e il 17 settembre si terrà a Valladolid (Spagna) il XXXVI seminario europeo di etnomusicologia. L'evento si terrà online e il programma è disponibile a questo link . Il tema del seminario è il rapporto tra etnomusicologia e il patrimonio culturale immateriale nel 21 secolo. Un tema tanto interessante quanto attuale per la riflessione sia sulla disciplina etnomusicologica in sé che sulla sua funzione nei riguardi del patrimonio culturale musicale nel mondo contemporaneo. Autore: Amedeo Fera

La granulosità della voce: una riflessione di Anna Maria Civico

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il seguente articolo, a firma di Anna Maria Civico è apparso sul n. 147 della rivista Leggendaria del mese di Maggio 2021. E' possibile acquistare la rivista cartacea qui . La voce radicata risuona granulosa e concreta, se accostata ai canti della gente contadina. Quel mondo agro-pastorale italiano che cantava per comunicare. La voce radicata smette di essere un concetto nel suo essere radicale. E' la consuetudine con la fatica fisica, la tensione muscolare, la postura a rendere il fluire del respiro compresso a tal punto da attraversare le corde vocali con la precisione del marchio della Cultura Contadina? A lasciare vibrare, fino ad oggi, la eco di una voce saputa? Situata? Radicata da qualche parte? Voci di corpi sottoposti ad alta pressione fisica. E se ci lasciassimo pensare che sia il respiro ad accendere l'aria e far apparire lo spazio acustico e l'ambiente? Tanto da influire sulla percezione della nostra dimensione spaziale, sulla sua dilatazione e assottigliam

Eliot Bates - la vita sociale degli strumenti musicali: parte 3 - le dimensioni multiple del Saz

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  Il seguente post è liberamente tratto da un articolo di Eliot Bates apparso sulla rivista Ethnomusicology nel 2012. L'articolo integrale è liberamente consultabile e scaricabile  qui . Il saz è oggi l'unico strumento che viene utilizzato in pressappoco tutti i generi contemporanei suonati in Turchia dal folk, all' arabesk al pop alla musica popolare curda. Dopo le premesse teoriche che abbiamo visto nei due precendenti post (vedi qui e qui ) Bates espone una serie di racconti etnografici con lo scopo di mettere in evidenza "l'immensa thing-power" dello strumento e mostrare così "l'eterogeneità delle reti sociali in cui il saz esercita la propria capacità di azione". Negli ultimi paragrafi Bates analizza il saz in diversi contesti e da diversi punti di vista. Il Saz e la canzone: il primo contesto in cui Bates colloca il Saz è quello della canzone. In numerosi testi sia anonimi (quindi provenienti da un contesto popolare) che composti da rinoma

Eliot Bates - la vita sociale degli strumenti musicali: parte 2 - approcci analitici

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Il seguente post è liberamente tratto da un articolo di Eliot Bates apparso sulla rivista Ethnomusicology nel 2012. L'articolo integrale è liberamente consultabile e scaricabile  qui .  Dopo aver passato in rassegna alcuni studi sul Tanbur persiano come quelli di Hooshmandrad  e  Fozi , che allargano il campo dell'organologia a questioni normalmente affrontate in campo etnomusicologico, sociologico e psicologico, Bates passa ad esporre il suo approccio per lo studio di uno strumento come il Saz: "In breve sostengo un paradigma che possa abbracciare tutta la gamma di relazioni umane, divine e tra oggetti che si possono osservare nella realizzazione di strumenti musicali, nella performance, nella guarigione musicale ed in numerosi altri campi". Quando parla di "vita sociale degli strumenti musicali" Bates non si riferisce ad approcci utilitaristi o semiotici ( Riggins ) o politici ( Appadurai ) bensì ad una varietà di approcci che vengono dai  STS  e da recent

Eliot Bates - la vita sociale degli strumenti musicali: parte 1 - allargare i confini dell'organologia

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  Il seguente post è liberamente tratto da un articolo di Eliot Bates apparso sulla rivista Ethnomusicology nel 2012. L'articolo integrale è liberamente consultabile e scaricabile qui . In un articolo apparso sulla rivista Ethnomusicology nel 2012 il musicista ed etnomusicologo Eliot Bates  ha descritto la "vita sociale" di uno degli strumenti più carichi di significato per la cultura turca: il Saz. L'approccio che Bates usa nella sua analisi è molto interessante in quanto rovescia la normale prospettiva che si instaura tra l'essere umano e l'oggetto sonoro, ovvero quella di attore (l'uomo) e di agito (lo strumento musicale).  Al contrario, Bates, partendo da alcuni richiami letterari e cinematografici come il romanzo  Accordion crimes  di Annie Proulx, il film  il violino rosso  di François Girard e il romanzo gotico  The lost Stradivarius  di J. Meade Faulkner, arriva a considerare lo strumento musicale come "un protagonista di storie, un attore che

Un ensemble di lire al Kaulonia Tarantella Festival

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Martedì 31 Agosto 2021 si è svolta una serata, inclusa nel cartellone della XXIII edizione del Kaulonia Tarantella Festival, interamente dedicata alla lira calabrese. Sul palco, allestito nella cornice dell' affresco bizantino  che decorava l'abside dell'antica chiesa di San Zaccaria, si sono esibiti Gabriele Trimboli ,  Antonio Critelli  e  Federica Santoro  proponendo un repertorio saldamente ancorato alla tradizione calabrese arricchito da rielaborazioni in ensemble e da una composizione inedita di  Carlo Frascà  per violoncello e lira calabrese. Autore: Amedeo Fera è possibile rivedere il concerto attraverso la pagina FB del Kaulonia Tarantella festival qui in basso: