Kevin Dawe - Trasformazioni simboliche e sociali nella cultura del liuto a Creta: musica, tecnologia e corpo in una società mediterranea

 

il seguente post è liberamente tratto da un articolo di Kevin Dawe apparso nel 2005 nella rivista "Yearbook for traditional music" reperibile qui.

"Gli strumenti musicali sono dotati del potere di trasformare il mondo". Questa radicale affermazione apre un interessante articolo di Kevin Dawe sulla lira cretese, un oggetto dalla forte carica simbolica e identitaria che proprio di quell'isola ne è divenuto uno dei simboli.

Secondo l'autore uno strumento musicale rappresenta un'esternalizzazione ed un'estensione del corpo umano: si tratta infatti di materiali appartenenti al mondo fisico che assumono una forma che in qualche modo si adatta alla conformazione del corpo umano. La nostra forma fisica infatti influenza quella degli strumenti ma c'è di più "suonare o costruire uno strumento musicale è un'esperienza profondamente sensuale - tattilmente, visivamente e acusticamente notevole".

Lo strumento, risultato della dialettica fra l'intenzione umana e la fisica dei materiali, è anche un luogo in cui si creano significati culturali. Il ruolo culturale degli strumenti musicali è stato studiato in ambito etnomusicologico ma in generale sembra che qualsiasi società umana consideri gli strumenti come mezzi per costituire un ordine dal caos. Inoltre, essi possono "trasformare menti e corpi, influenzare stati d'animo così come articolazioni, tendini e sinapsi, ergonomia e interazioni sociali - la gioia di suonare uno strumento ha una dimensione fisica, sociale ed emotiva". Un oggetto come uno strumento musicale è inoltre carico di significati culturali che lo rendono un oggetto che si colloca a cavallo tra il mondo fisico, culturale e sociale.

La lira è un simbolo delle trasformazioni sociali di Creta: lo strumento stesso subisce continuamente trasformazioni fornendo così una risposta locale a questioni più ampie come la capacità d'azione umana, la tecnologia, il rapporto con il corpo, la società.

Secondo Dawe "gli strumenti dell'ensemble Lira-Laouto (un liuto tradizionale di Creta a corde metalliche) aiutano a trasformare gli individui in una comunità, i ragazzi Cretesi in uomini Cretesi, la comunità in uno stato liminale durante le festività, gli ideali maschili in un discorso di potere e le idee musicali in suoni coinvolgenti". La lira viene inoltre collegata da Dawe alla costruzione dell'identità di genere: per suonare in un gruppo tradizionale i musicisti maschi devono adattarsi ad una condotta imposta da insegnanti e autorità e devono acquisire una tecnica esecutiva complicata ed un repertorio esteso, nonché l'abilità fisica e mentale di rimanere attivi in feste che durano anche quindici ore gestendo un pubblico di diverse centinaia di persone ubriache.

La lira inoltre è considerata adatta al corpo minuto dei cretesi ed all'ambiente impervio dell'isola: così come le armi e gli attrezzi a Creta devono essere piccoli e portatili, anche la lira è uno strumento piccolo: "un anziano criticava la taglia del bouzouki, 'il lungo bouzouki' che diceva essere 'pensato per i Turchi che sono più alti' e quindi non 'adatto' a suonare la musica greca (e in particolare cretese)".

Anche il laboratorio di liuteria dove la lira viene fabbricata è investito di una forte dimensione sociale. Il liutaio Agrimakis ha nel suo atelier in Iraklion delle bacheche su cui sono affissi i ricordi accumulati in 45 anni di attività: un vero e proprio sacrario della musica e dei musicisti cretesi.

L'introduzione di un cavigliere simile violino nella lira, dotato di chiavi da mandolino è la trasformazione più evidente subita dallo strumento di Creta. Dawe interpreta questo cambiamento come un tentativo di associare la cultura cretese all'occidente e ad un contesto musicale colto, simboleggiato in entrambi i casi da uno strumento come il violino. La lira utilizza oggi anche tecnologie per l'amplificazione. I musicisti cretesi cercano nonostante tutto di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione. Alcuni musicisti anzi oggi suonano delle nuove riproduzioni di vecchie lire con palette decorate o con corde simpatiche: ciò viene giustificato con il fatto che questi strumenti siano più autentici in suono e apparenza.

una lira cretese antica

Dawe conclude l'articolo affermando che "il potere simbolico della lira a Creta ed il suo ruolo per la costruzione dei corpi sociali è quindi noto. All'epicentro delle feste e nei laboratori dei suoi costruttori, come simbolo onnipresente di mascolinità e Cretesità, è un mezzo attraverso cui le vite si trasformano, si definiscono e si consumano. Le connessioni tra musica, tecnologia, società ed il corpo appare da questi esempi tratti dalla cultura del liuto a Creta, che è parte di un più ampio mondo musicale mediterraneo".

Autore: Amedeo Fera

Commenti

Post più popolari su questo blog

La granulosità della voce: una riflessione di Anna Maria Civico

Musiche e strumenti al centro del Mediterraneo: nuove prospettive per la musica di tradizione orale in Calabria

Lire migranti: l'ipotesi di Ettore Castagna sull'arrivo della lira in Calabria