Calabria greca 2: La lira in Calabria

Il disco Calabria greca 2: La lira in Calabria (link youtube qui) costituisce attualmente l'unica documentazione discografica del repertorio della lira calabrese tradizionale. Si tratta del frutto della ricerca sul campo intrapresa dalla cooperativa R.L.S. tra il 1981 e il 1987 sulla costa jonica della provincia di Reggio Calabria.

l'area della locride
l'area della Locride


Originariamente diffusa anche nella zona costiera tirrenica, nel momento in cui la ricerca fu effettuata gli ultimi suonatori tradizionali di questo strumento vivevano tutti nelle contrade collinari tra i comuni di Siderno, Gioiosa Jonica e Gerace. 


localizzazione dei suonatori registrati nel CD

Le registrazioni documentano un repertorio composto da diversi "generi" musicali:

- sonata a ballo: si tratta dello stile più comune, che può essere accostato alle musiche da ballo diffuse nella regione.
- canti di questua: le registrazioni documentano un canto di questua che si effettuava accompagnati dalla lira per le feste di Capodanno.
- serenate: anche in questo caso la lira accompagna il canto.
Arie: si tratta di esecuzioni con un andamento ritmico più libero rispetto alle sonate a ballo che   possono fungere da preludio alle danze.
- Pastorale: si tratta di un brano tipico del periodo natalizio con un andamento più lento rispetto alle musiche per danza.

Lo stile esecutivo ricalca anch'esso la tecnica tipica della musica di tradizione orale in Calabria, ovvero quello della microvariazione. Si tratta di cellule tematiche  che vengono elaborate nel corso dell'esecuzione con delle piccole variazioni ritmiche o melodiche.
Gli stili documentati nel CD mostrano una certa omogeneità tra famiglie con relazione di parentela (ad esempio Pasquale Jervasi e Antonio Martino o Francesco Staltari e Francesco Costa).
Tutti i suonatori documentati, eccetto Giuseppe Fragomeni  e Antonio Martino non suonavano più da un tempo più o meno lungo nel momento in cui fu realizzata la ricerca. Francesco Staltari riprese a suonare in occasione della ricerca e continuò a suonare saltuariamente fin quasi alla sua morte avvenuta nel 2019.

 autore: Amedeo Fera








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