La lira di Reginaldo D'Agostino e la lira cretese

Reginaldo D'Agostino con la sua Viola-lira

Nei suoi quaderni e nel relativo documentario sulla lira nel Poro Reginaldo D’Agostino parla di diversi tipi di lira in uso nell'area di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia.

lire in uso a Spilinga secondo Reginaldo D'Agostino, arco con sonagli e ponte per corde di risonanza

In particolare, durante il documentario (link qui) parlando delle consuetudini di Natale dice: “Quando era il tempo di Natale tutti quelli che suonavano la lira si riunivano insieme, ognuno con la propria lira, ed erano di diverse forme: si partiva dalla lira piccola cioè dalla liraca fino alla lira più grande, fino al lirone più grande”. Reginaldo parla anche di una lira cosiddetta ntronata di dimensioni più grandi rispetto alla liraca. Reginaldo non specifica se le diverse taglie di lira fossero accordate diversamente o se la distinzione riguarda solo un aspetto timbrico. Egli tuttavia riferisce che la lira che ha in mano mentre parla degli incontri natalizi tra Lirari, cioè quella di taglia intermedia, aveva la voce principale tra le tre disponibili (sembra quindi avere la funzione di tenor in senso medievale/ rinascimentale).

Nei quaderni è inoltre presente un archetto con sonagli ed un ponte dotato di anima con “fori di abbassamento delle corde” che sembra una tipologia di ponte adatto ad ospitare corde di risonanza.
Reginaldo inoltre parla di uno strumento costruito dallo Zio Bruno dalla forma vagamente simile a quella di un violino e ripresa da Reginaldo stesso per la costruzione della sua viola-lira.

Pur essendo da verificare l'attendibilità di quanto viene riportato da Reginaldo, sembra tuttavia che ci sia una straordinaria corrispondenza tra gli strumenti da lui menzionati  e le tipologie di lira diffuse a Creta: La liraki è infatti la lira antica di piccole dimensioni. Esiste poi la βροντόλυρα (Vrontolyra) dal suono più profondo e dalla cassa di risonanza più grande, ed infine la viololira, un ibrido tra violino e lira che a quanto pare è stato sviluppato negli anni ’20 del ‘900.

Vrontolyra, Lyraki e Viololyra

Esiste una coincidenza di termini tra ciò che riferisce Reginaldo ed i termini cretesi. Infatti:

Nomenclatura di Reginaldo

Nomenclatura cretese

Spiegazione

Liraca

Liraki

Lira piccola: Liraki in greco è il diminutivo di lira

Lira ntronata

Vrontolyra

Letteralmente Vrontolyra è composto da Vronti (tuono) e lira, quindi esattamente lira-tuono, o ntronata in dialetto calabrese

Viola lira

Viololyra

Esattamente lo stesso costrutto viene utilizzato da Reginaldo e a Creta

In base al fatto di ritenere o meno la testimonianza di Reginaldo attendibile, potrebbe trattarsi o di una parentela tra strumenti (e quindi indirettamente una testimaonianza dell'introduzione della lira in Calabria attraverso Creta) o del fatto che Reginaldo conoscesse la nomenclatura cretese e la abbia utilizzata per gli strumenti che conosceva o che aveva lui stesso realizzato. Ulteriore coincidenza è rappresentata dall’arco con i sonagli, abbastanza diffuso a Creta.

Autore: Amedeo Fera


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