Intervista a Maria Pomianowska: la tradizione vivente
Maria Pomianowska è una musicista polacca che si è occupata della riscoperta e della ricostruzione di alcuni antichi strumenti della tradizione polacca, cercando di riscoprirli e farli risuonare nel mondo contemporaneo. Partendo da alcune fonti iconografiche nel caso della suka e da alcuni reperti archeologici risalenti al XVI secolo nel caso del Plock Fidel, Maria ha ricostruito, oltre agli strumenti, anche una tecnica esecutiva ispirandosi a strumenti come il sarangi e le lire balcaniche, oltre che al suo passato di violoncellista. Della Suka infatti, non era rimasto nulla nella tradizione polacca, se non qualche memoria e un menzione dello strumento da parte del teorico tedesco Martin Agricola, che in un suo trattato di metà '500 menziona il cosiddetto Polnische Geige alludendo alla tecnica di tastatura con l'unghia comune alla famiglia delle lire. La tecnica strumentale sviluppata da Maria è stata formalizzata in un manuale dedicato a questo strumento.
Dopo 27 anni di ricerche, come ci ha detto nell'intervista, è arrivata a comprendere l'essenza di questi cordofoni ed ha composto musiche espressamente pensate per questi strumenti.
Il suo ultimo lavoro è dedicato a musiche soliste sia per la Suka che per il Plock Fidel, in cui esplora le potenzialità di entrambi immaginando come questi strumenti avrebbero potuto suonare nella contemporaneità se ci fosse stata una continuità nella trasmissione della tradizione.
Oltre a questo Maria si è occupata di promuovere e diffondere l'uso di questi strumenti anche attraverso la realizzazione di progetti e festival sul tema delle musiche tradizionali.
Di seguito i link a quattro video realizzati per presentare gli strumenti tradizionali polacchi al pubblico (con sottotitoli in inglese):
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