recensione: Derya Turkan e Sokratis Sinopoulos - Soundplaces
pubblicare un album utilizzando esclusivamente due lire è una sfida che richiedi delle doti musicali non comuni. La sfida è certamente vinta nel caso di questo disco, che unisce due dei musicisti più originali e allo stesso tempo più competenti del panorama odierno della lira. Derya Turkan, musicista turco, allievo di Ihsan Ozgen e profondo conoscitore della musica classica ottomana ha dialogato con Sokratis Sinopoulos, ateniese e proveniente dalla scuola di Ross Daly uno dei pionieri della world music.
L'idea del disco è quella di un viaggio attraverso i luoghi significativi per la cultura della lira tra Grecia e Turchia. Partendo da Istambul, il luogo di nascita dei loro strumenti, il viaggio prosegue nell'isola di Lesbo (Mitilini) passando per Smirne e le Cicladi fino a giungere al luogo in cui l'album è stato registrato: la cittadina di Fernelmont in Belgio.
Fin dalla prima traccia questo disco lascia trasparire la personalità di questi due musicisti, ognuno con un timbro ed un approccio allo strumento unico ma complementare all'altro. L'affiatamento di Sokratis e Derya è anch'esso molto evidente e deriva da una lunga frequentazione personale e musicale.
"Creare questo album è stato il sogno di una vita. Dopo molti anni di amicizia e collaborazione abbiamo finalmente potuto registrare il nostro duo" così affermano i musicisti nella presentazione del disco. I due infatti avevano già collaborato in progetti comuni come i due dischi intitolati "letters from Istambul" ma questa è la prima volta in cui suonano da soli in un disco.
Il viaggio di Sokratis e Derya ci trasporta in un mondo in cui tradizione e innovazione, libertà creativa e profonda adesione ai modelli tradizionali non sono in conflitto tra loro ma in profonda armonia.
autore: Amedeo Fera
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